IL PROGETTO

Il progetto di riqualificazione del Castello Tafuri, espressione di una società dell’immanenza ed emblema di un eclettismo in voga ai primi del ‘900, prende avvio dalla volontà, dei proprietari, di restituire il castello agli antichi splendori, al territorio e ad un uso. Il progetto, con il coordinamento scientifico e progettuale di Fernanda Cantone, fatto non solo di materia, si basa sul concetto di riqualificazione, cioè restituire qualità ad un bene che la aveva persa nel tempo.

Le scelte sono state dettate dalla volontà di mettere in evidenza le fasi trasformative del castello: la sua costruzione originaria, il suo completamento negli anni Sessanta, il suo ampliamento negli anni Settanta e la riqualificazione contemporanea.

Ogni materiale, ogni colore, ogni forma sono stati conservati, valorizzati ed interpretati per restituire un insieme armonioso del tempo. 

È il senso del tempo a generare le scelte progettuali, ad enfatizzare o celare le sue trasformazioni.

Ad esso si aggiunge il senso della materia, di questa pietra bianca e forte che è la protagonista della struttura.

Infine il senso del territorio, per dirla alla Lynch, il profondo rispetto per i caratteri identitari dei luoghi, fatti di storia, di materia, di luce, di forma, di percezione.

 “L’oggi e lo ieri sono le pietre con le quali costruiamo.”

 Henry Wadsworth Longfellow